Quando il passato ti sveglia nel cuore della notte
“Quando il passato ti sveglia nel cuore della notte”
A volte, il passato non è un luogo lontano. È un’ombra che si aggira nei sogni, una voce che ti chiama quando tutto è silenzio. Ciò che pensiamo di aver lasciato alle spalle, in realtà può ritornare all’improvviso, nel momento più intimo e fragile, come una sveglia che non puoi spegnere.
🌙 La poesia
Il passato è un vento freddo,
che non chiede permesso.Si siede accanto a te,
nella notte più buia,
e ti ricorda ogni angolo non curato.Ti sveglia, ti scuote,
non c’è fuga,Il passato è il peso che
hai dimenticato di portare.
Eppure,
lo ritrovi ogni volta che chiudi gli occhi.
🕰️ Il contesto
Questa poesia è nata dopo una notte insonne, in cui il passato mi ha svegliato. Nessuna sveglia suonava, ma la mente si è riempita di ricordi: persone, scelte, errori. Ho realizzato che spesso pensiamo di poter “seppellire” il nostro passato, ma lui è sempre lì, pronto a risalire a galla quando meno ce lo aspettiamo. Non è solo un discorso di rimorso, ma di una memoria che, purtroppo, non ci abbandona mai.
Mi viene in mente una frase che ho sentito tanto tempo fa: “Il passato è il nostro più grande compagno di viaggio. Non puoi liberartene, ma solo imparare a camminare insieme.”
🌙 La riflessione
Cosa accade quando il passato bussa alla porta del nostro presente, magari proprio nel cuore della notte, quando siamo più vulnerabili?
Il ricordo di un errore, di una parola non detta, di una promessa infranta, può diventare un fardello. Ma è giusto permettere a queste memorie di definirci?
Siamo più di ciò che è successo, più dei momenti che vorremmo dimenticare. Ma ci troviamo spesso intrappolati, come se il passato fosse un giudice, che ci obbliga a rivivere ogni dettaglio.
Eppure, se il passato torna, forse non è solo per rievocare un dolore, ma per insegnarci qualcosa. Perché ogni ricordo ha una lezione nascosta, una parte di noi che non abbiamo ancora capito, un pezzetto da integrare.
🌟 Conclusione
Il passato non è il nostro nemico.
Ciò che conta è come lo guardiamo.
Se impariamo ad accoglierlo, a non temerlo, forse smetterà di svegliarci nel cuore della notte.
Ma a volte, dobbiamo imparare ad ascoltarlo per davvero.
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